31.1.09

I versi di Angelo Silesio

Riporto qui le epigrafi mistiche di Angelus Silesius, tratte dalla splendida opera, Il Pellegrino Cherubico. I distici hanno un grande valore iniziatico, e dicono ad alta voce che Silesio, che successivamente influenzò Jacob Bohme, aveva sperimentato un profondo rapporto con la divinità interiore


Vita divina
Se nessuno ti sa informare bene e a sufficienza
Sulla vita divina, interroga Enoch.

Tutto è ancora in Dio
Se è vero che la creatura è scaturita da Dio,
Perché la tien racchiusa ancora nel suo grembo?

Tutto è Uno, nel fondo
Parli di tempo e luogo, d’ora e d’eternità:
Ma che è mai tempo e luogo, ora ed eternità?

Il luogo stesso è in te
Non tu sei nel luogo, ma il luogo è in te!
Se da te lo respingi, ecco già l’eterno.

Stando al centro si vede tutto
Mettiti al centro e tutto vedi insieme
Quanto qui e in cielo, ora e in futuro accade.

Sullo stesso argomento [Come Dio nell'uomo]
Dio è in me ancor più che se l'intero mare
In una spugnettina fosse tutto raccolto.

Il tempo è eternità
Tempo è come eternità, eternità come tempo,
Se non sei proprio tu a fare la differenza.

L'uomo Emanuele
Chi sempre in sé sa uccidere serpente e drago
E' diventato Emanuele in Cristo Gesù.

La quadruplice vittoria
Con astuzia, pazienza, obbedienza e misura
Vinci contro te stesso, Dio, mondo e nemico.

Il mondo non passa
Guarda, passa questo mondo! Come? Anche non passa:
Sono soltanto tenebre quel che Dio ne cancella

Il ruscello diventa mare
Qui ruscello del tempo ancora scorro in Dio;
Là son io stesso mare d’eterna beatitudine.

Vita serafica
Andare e stare per amore, parlare cantare respirare amore,
Significa vivere come i serafini.

La vastità dell’anima
Per me il mondo è troppo angusto, troppo piccolo il cielo:
Ove sarà mai uno spazio ancora per la mia anima?

Deve diventare uno solo
Ah sì! Fossimo io nel tu, e tu nell’io un uno,
Potrebbe allora il cielo essere cielo mille volte.

Sei cose sono una cosa sola
Indovina come uomo e Dio, agnello e leone, gigante e bambino,
Siano un solo essere in una sola creatura?

Dio vuole esseri perfetti
Fatti completo, figlio: se vuoi giungere in Dio
Devi essere prima uomo d’età perfetta.

Perché nasce Dio?
Mistero insondabile! Dio ha perduto se stesso:
Per questo vuol essere in me ri-generato.

Nell’interiorità si abita bene
Spirito del mio spirito, essere del mio essere,
E' quanto ho scelto per me, per abitarci.

Conclusione
Amico, basta oramai. Se vuoi leggere ancora,
Va’, e diventa tu stesso la Scrittura e l’Essenza.


I TEMI DI SILESIO NEL PELLEGRINO CHERUBICO (oggi fuori catalogo da San Paolo)

I temi dell'opera sono fondamentalmente tre: l'amore, il distacco, la generazione del Lógos nell'anima, ossia, in termini eckhartiani, la vita divina nell'unità dello Spirito.

1. Amore:
A partire dalla bellezza delle cose terrene, l'anima si muove verso l'amore della bellezza in sé, del bene in sé, dove l'amore cessa di essere legame, passione, per identificarsi con la cosa amata. Il cammino dell'amore è di progressivo distacco: bisogna imparare a non amare per imparare ad amare, scartando le false immagini di Dio. Al termine del cammino, amore, amante e amato sono una cosa sola: in questo senso, l'amore è lo Spirito Santo, l'amore in cui l'uomo ama Dio è lo stesso in cui Dio ama l'uomo, un unico amore, una stessa vita.

2. Distacco:
Significa soprattutto la fine della volontà propria, la fine di ogni legame, scorgere la finitezza, il relativo di ogni determinazione, conquistando così il punto della totalità. La fine dell'ego non significa però la perdita di se stessi, ma solo della componente accidentale, non essenziale, per ritrovare ciò che davvero ci costituisce, ossia la sostanziale realtà spirituale. Il cammino del distacco, in forza del quale si scarta sempre ogni finitezza, ogni perché, con un amore che tende sempre all'infinito, è perciò un cammino che conduce alla vera conoscenza di noi stessi.

3. Generazione del Lógos:
Già presente nella patristica greca, e conosciuta anche grazie alla terminologia eckhartiana, essa indica la vita divina nell'unità dello spirito. La condizione prima della nascita del Verbo è il distacco, esperienza che deve essere assunta nella sua totalità. Ciò significa fare spazio a Dio nell'anima, rimosso che si ha il determinato (l'accidentale, tutto ciò che non è Dio e ci lega a questo mondo). Dio è generato dall'uomo non in senso oggettivistico, ma nel senso che il suo vero luogo per noi è lo Spirito e che esso è tale solo quando è in noi e diventa Spirito nostro.


1° TEMA: "DIO"

Ancora oltre Dio si deve andare
Dov'è la mia dimora? Dove non siam né io né tu.
Dove il mio fine ultimo, cui devo giungere?
Dove nessun fine si trova. Ove dunque mi volgerò?
Ancora oltre Dio, a un deserto, devo tendere. (I, 7)

Dio non si afferra
Dio è un puro nulla, il qui e l'ora non lo toccano:
Quanto più vuoi afferrarlo, tanto più ti sfugge. (I, 25)

Dio è ciò che vuole
Dio è cosa mirabile: è ciò che vuole,
Vuole ciò che è, senza misura e senza perché. (I, 40)

Come si fonda Dio?
Dio si fonda senza fondo, si misura a dismisura:
Se con lui sei un sol spirito, uomo, lo capisci. (I, 42)

La serena indifferenza di Dio
Chi in dolore gioia e pena immutabile rimane
Ben poco dista ormai dalla serena indifferenza di Dio. (I, 51)

Nella debolezza si trova Dio
Chi sui piedi è malcerto e con gli occhi non vede
Si guardi intorno se vede in qualche luogo Dio. (I, 57)

La povertà è divina
Dio è la cosa più povera, se ne sta nudo e libero:
Perciò dico a ragione che povertà è divina. (I, 65)

Come si vede Dio?
Dio abita in una luce cui strada non conduce:
Chi luce non diventa, non lo vede in eterno. (I, 72)

Nella mitezza abita Dio
Rendi mite il tuo cuore: poiché nella bufera,
In terremoti e fuoco non puoi trovare Dio. (III, 142)

Dio è tutto in tutto
In Cristo Dio è Dio, negli angeli figura angelica,
Nell'uomo uomo, e tutto in tutto quel che vuoi. (V, 214)

Dio giunge prima che tu lo desideri
Se desideri Dio e d'essere suo figlio,
Egli è già dentro te e te lo concede. (V, 284)


2° TEMA: "DISTACCO"

Il distacco
Più t'abbandoni in Dio, più egli nasce in te;
Né meno né più t'aiuta nelle tue pene. (I, 22)

Nulla devi essere, nulla volere
Uomo, se ancora qualcosa sei, sai, ami e possiedi,
Credimi, dal tuo carico libero non sei ancora. (I, 24)

Il qualcosa si deve abbandonare
Finché ami qualcosa, uomo, non ami nulla:
Dio non è questo e quello, perciò lascia il qualcosa. (I, 44)

Il non potere che può
Chi nulla brama, né ha, né sa, nulla ama e vuole,
ancor sempre molto ha, molto sa, molto brama e vuole. (I, 45)

Devi spogliarti delle immagini
Spogliati delle immagini, così sei pari a Dio
Ed in perfetta quiete sei per te il tuo cielo. (II, 54)

Il distacco
Forza, potere, capacità, sapienza, ricchezza, splendore non voglio:
Voglio soltanto essere un Figlio nel Padre mio. (II, 135)

L'esser vuoto veramente
L'uomo davvero vuoto è come un nobile vaso
Che dentro ha nettare: ha e non sa che cosa. (II, 209)


3° TEMA: "UOMO"

Ciò che è prezioso dura
Puro come l'oro più puro, saldo come una roccia,
Come cristallo limpidissimo dev'essere il tuo cuore. (I, 1)

Da te viene l'inquietudine
Nulla è ciò che ti muove: sei proprio tu la ruota
Che da se stessa gira e non ha pace. (I, 37)

La virtù risiede nella quiete
Finché con sforzo e pena, uomo, pratichi la virtù,
Non la possiedi ancora: la cerchi soltanto. (I, 53)

La sorgente è in noi
Non devi invocar Dio! La sorgente è in te:
Se non la fermi tu, scorre di continuo. (I, 55)

Un abisso chiama l'altro
L'abisso della mia anima chiama sempre a gran voce
L'abisso di Dio: dimmi, quale è più profondo? (I, 68)

Ogni cosa al suo posto
Sta l'uccello nell'aria, la pietra sul suolo,
Vive nell'acqua il pesce, il mio spirito nelle mani di Dio (I, 80)

Bisogna diventare unità
Se vuoi che l'amore ti sottragga al dolore
Unisci prima a Dio la tua umanità. (I, 245)

Solo e non solo
Fuggo certo la folla, ma non sono mai solo:
Come potrei stare senza il mio Salvatore? (III, 226)


4° TEMA: "AMORE"

L'amore fa forza a Dio
Ove Dio oltre Dio portarmi non volesse
A ciò lo forzerei col puro amore. (I, 16)

Si ama anche senza conoscere
Amo una cosa sola e cosa sia non so;
E per questo l'ho scelta, perché non la so. (I, 43)

L'amore
L'amore è il nostro Dio! Tutto vive d'amore:
Come sarebbe beato chi sempre vi restasse! (I, 70)

Bisogna essere l'essere
Praticare l'amore è grande fatica: non solo si deve
Amare, ma essere, come Dio, l'amore stesso. (I, 71)

Un cuore racchiude Dio
Immensurabile è, ben sappiamo, l'Altissimo;
eppure un cuore umano tutto lo può racchiudere. (III, 135)

L'amore è eterno
La speranza finisce, la fede si fa visione,
Le lingue più non si parlano, e quanto costruiamo
Trapassa con il tempo: solo l'amore resta.
Cerchiamo dunque d'averne cura fin da ora. (III, 160)

L'amore è l'anima della fede
La fede sola è morta: né può vivere prima
Che le sia ridonata la sua anima, l'amore. (III, 164)

Morte e tormento dell'amore
Dio è il mio unico amore: non essergli unito
È morte della mia anima, solo tormento del cuore. (VI, 127)

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